La storia di Lavinio

L’antica Lavinium non coincide con l’attuale Lavinio. Lavinium, il luogo dove la leggenda vuole che Enea giunse insieme al padre Anchise e al figlio Ascanio, si trova invece presso la foce del fosso di Pratica di Mare a Torvaianica.

Lavinio, al tempo aureo dell’Impero Romano, era sede di ville patrizie consone al carattere e alla ricchezza di Roma. Nel periodo medioevale, il territorio, fu soggetto alla invasione dei pirati e dei saraceni. Priva di strade di comunicazione, tutta questa zona rimase inaccessibile e sconosciuta, fin quando, in applicazione al piano regolatore stradale per la bonifica dell’Agro Romano, venne data esecuzione alla strada litoranea che avrebbe dovuto collegare Anzio ad Ostia.

Lo sbarco degli Alleati il 22 gennaio 1944, avvenne sia a Anzio sia nell’attuale località del Lido dei Gigli, facendo praticamente diventare il luogo “territorio di guerra” a tutti gli effetti. I 1056 caduti britannici sono sepolti nell’Anzio War Cemetery, da non confondere con il Cimitero americano di Nettuno (che ospita le salme dei caduti statunitensi), mentre i caduti italiani della R.S.I. riposano a Nettuno, nel cosiddetto Campo della Memoria (Sacrario militare Caduti della R.S.I., via dei Frati).

Successivamente, in seguito alla fine della guerra, la località venne bonificata e iniziò la lottizzazione sui terreni di appartenenza della famiglia Borghese. Inizialmente ci fu l’intenzione di costruire un centro agricolo viste le difficoltà nel rimuovere i resti di ordigni bellici ma poi, viste le bellezze paesaggistiche, sopravvenne l’idea di crearvi una zona balneare. La soluzione fu un compromesso e si decise di dividere la zona in due aree: la parte costiera fu edificata secondo gli schemi residenziali per la borghesia romana, pertanto con piccole lottizzazioni mentre la zona più interna divenne un centro agrario.

Per favorirne lo sviluppo, fu creata una stazione ferroviaria che collegasse la località alla capitale. Tuttora è possibile distinguere due zone; quella al di sotto della Piazza del Consorzio schematizzata in modo lineare e studiata come zona residenziale; l’altra zona, che sale fino alla stazione ed al centro commerciale antistante, è sorta in chiave rurale e quindi in modo più casuale ma pian piano s’è sempre più urbanizzata vista l’espansione della località.

Il progetto del centro e della piazza venne realizzato da Galileo Scavizzi. Nel corso degli anni ’70 e ’80 si affermò definitivamente come località turistica.

(Fonte Wikipedia)

 

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